Mentre procedono i lavori di sistemazione dell’area esterna del palazzo che riguardano il primo lotto e si stanno completando le procedure per l’affidamento del secondo lotto, ci si interroga sulla futura destinazione dell’edificio; sono in corso contatti e approfondimenti, si stendono ipotesi di lavoro con la teoria dei piccoli passi. Il dibattito si è aperto a tutta la città, anche attraverso il questionario che si trova su questa pagina. Continua parallelamente il lavoro di informazione e di riscoperta del valore storico artistico di questo edificio, patrimonio della città. L’Amministrazione di Cusano Milanino ha dato incarico al professor Andrea Spiriti, grande esperto della storia del 600 e della famiglia Omodei, di tenere un breve corso, articolato in quattro lezioni sui seguenti temi:
Il corso è particolarmente rivolto a giovani, studenti o laureati in discipline legate alla tutela dei beni ambientali, all'arte e all'architettura che siano disponibili a diventare future guide del Palazzo, in occasione di aperture dell’attuale cantiere Omodei e in futuro del Palazzo, una volta che sarà completato e avrà trovato una pubblica destinazione.
Gli incontri, per quattro sabati consecutivi a partire dal 27 gennaio e fino al 17 febbraio, si tengono nella saletta conferenze di Palazzo Cusano in via Italia dalle 10 alle 12,30 e sono stati aperti a tutti, visto l’interesse, compatibilmente con la capienza della saletta. Chi non ha potuto partecipare può cliccare qui e vedere le video registrazioni caricate nella pagina.
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13 maggio 2017 una data importante per il Palazzo Omodei, storico edificio nell'antico centro della Cusano del 600, a un passo dal completamento della sua ristrutturazione e restituzione alla città. Ottanta persone, suddivise in quattro gruppi, hanno potuto accedere all'area di cantiere e compiere una breve visita di alcune sale del palazzo, guidate dal prof. Andrea Spiriti, docente di Storia dell’arte all'università dell’Insubria e massimo esperto sulla storia della famiglia Omodei, autore di numerosi testi sull'arte del ‘600 e in particolare sul ciclo di affreschi del palazzo: una grande opportunità offerta dalla Amministrazione ai suoi cittadini, che ha visto la generosa collaborazione degli uffici Comunali che hanno consentito di effettuare il percorso in sicurezza. La competenza e professionalità del professore, unite alle sue doti di grande comunicatore e trascinatore, sono riuscite ad appassionare e a far vedere, con altri occhi, quello che le persone comuni non percepiscono di fronte ad un’opera d’arte. Le finestre, finalmente spalancate, hanno consentito alla luce del sole di entrare e illuminare i scenografici affreschi che contengono sorprendenti effetti di architettura dipinta e le sale si sono animate e riscaldate, dopo un lungo periodo di assoluto silenzio. Un primo obiettivo che il gruppo che si sta occupando del futuro del palazzo si era posto è stato raggiunto. Alcuni cittadini hanno potuto toccare con mano il loro tesoro di famiglia e tra loro anche una presenza importante, quale quella della coordinatrice del FAI milanese che potrà aiutarci nella ricerca di una possibile soluzione per il completamento e la futura destinazione del Palazzo. Viste le numerose richieste per la visita, non tutte evase nella prima giornata di apertura, si pensa di creare altre occasioni: ne verrà data comunicazione ai cittadini.
Questa primo accesso era stato pensato come premio per chi aveva deciso di dedicare un pò del suo tempo all'incontro promosso, all'interno del percorso partecipativo del PGT, sul futuro della città partendo dalla raccolta delle esigenze espresse da chi quotidianamente la vive. Un nuova fase per il futuro del Palazzo è iniziata, offrendo ai cittadini una esperienza diretta con l’ambiente che è fondamentale in architettura, alla ricerca di quel Genius Loci che gli antichi interpretavano come nume tutelare e l’architettura moderna come spirito, carattere, anima di un luogo. |
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Febbraio 2018
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